Se avete in programma di trascorrere 2 giorni a Parigi, chiudete subito le guide che vi promettono di scoprire l’intera città!
2 giorni a Parigi bastano a malapena per vedere il Louvre, che escluderei dalle cose ‘obbligatorie da fare’ in così poco tempo. A meno che non facciate come me, che una volta ho pagato il biglietto per vedere la Nike di Samotracia e uscire subito dopo, quasi correndo come nella scena del film Bande a part.
Parigi è una città da respirare oltre che da guardare, e la vera cosa da fare è perdersi nella sua atmosfera, passeggiando con un pain au chocolate in mano.
E’ di questo che vi racconto nel mio piccolo diario, 2 giorni a Parigi lontani da Louvre, Tour Eiffel e Arch du Trionfe, ma dentro alle piccole strade che rendono grandiosa questa città.
Ho perso il conto delle volte che ci sono venuta, eppure sono di nuovo qui, nella solita casa sul tetto del solito quartiere, il Marais. Ho voglia soltanto di passeggiare senza una mappa, fare colazione nello stesso bar e incontrare qualche amica, godendomi la sensazione di sentirmi a casa altrove.
Ogni mattina arrivo a piedi in Boulevard Beaumarchais per sedermi nel ‘Cafè dei libri usati‘ di MERCI. Lavoro qualche ora da qui con una fetta di Tarte au citron accanto al computer, prima di perdermi nei tre piani del mio negozio preferito al mondo!
Dietro l’angolo di MERCI c’è un altro negozio della perdizione, si chiama BONTON, ed è il paradiso di chiunque sia rimasto un po’ bambino! Tre piani di giochi, accessori per la cameretta e vestitini per piccoli principi! Impossibile uscirne a mani vuote, fosse soltanto per portarsi a casa un regalino impacchettato da loro!
Tornando verso il cuore del Marais non manco mai di attraversare i portici di Place des Voges, per sedermi su una panchina in adorazione dei tetti blu!
E se siete di passaggio nel Marais, e come me amate decorare la vostra casa non perdetevi Caravane in Rue Pavèe! Tessuti lussuosi in stile contemporaneo e orientaleggiante, e tante idee da rubare con gli occhi!
Dopo aver oltrepassato ogni limite di budget con lo shopping, ho optato per un pranzo economico a L’As du Fallafel nel quartiere ebraico della città (sempre nel Marais). Qui si mangia il fallafel più buono di Parigi, ed è uno dei pochi posti al mondo per il quale sono disposta a sopportare un po’ di fila prima di sedermi!
Se proprio non volete aspettare, potete scegliere il take away, ma vi avverto che affrontare il fallafel straripante di ogni ben di Dio, non sarà per nulla semplice!
Prima di rincasare mi sono fermata da Bontemps, il tempio dei bonbòn! Ho comprato una tarte au chocolat e sulla creme ganache ho piantato una bella candelina! (Il mio compleanno è passato ormai da un pezzo ma una torta così non l’avevo ancora mangiata!)
Il secondo pomeriggio, l’ultimo dei miei 2 giorni a Parigi, ho fatto una lunga passeggiata fino al I arrondisment (quello del Louvre).
Là intorno ci sono tutti i negozi del lusso parigino, da Colette ai classici Louis Vuitton, Hermes, Yves Saint Laurant e chi più ne ha più ne metta, ho dato uno sguardo veloce alle vetrine e mi sono seduta su una delle ‘colonne di Buren’ nel cortile del Palais Royal.
A pochi passi da lì sono entrata nella Galerie Lafayette solo per guardare l’immenso albero di Natale sospeso sotto la cupola d’oro. E poi lo ammetto! Sono salita in terrazza cercando con lo sguardo la Torre Eiffel!
La più grande scoperta della zona è stata però il negozio di ceramiche Astier de Villatte in rue Saint Honorè! Scaffali fino al soffitto colmi di ceramiche color latte, così belle che anche Alice sarebbe scappata dal Paese delle Meraviglie per prendere un tè con Benoit e Ivan, i designer di questo posto, che definiscono lo stile delle loro creazioni je ne sais quoi, ‘quel certo non so che’.
Io invece lo so benissimo che avrei comprato tutto!
E non potevo ripartire senza riempire i miei occhi di arte!
Quando vengo a Parigi per pochi giorni vado sempre a vedere le ninfee di Monet al Musee de l’Orangerie, un’antica serra di aranci che ospita le enormi tele. Due sale ellittiche nelle quali tuffarsi tra i fiori del lago dipinto da Monet!
Questa volta però ho scelto di vedere Gaugin e Irving Penn, le due esposizioni temporanee che offriva il Grand Palais.
E nel grigio fondale di Irving Penn ho racchiuso tutti i colori dei miei 2 giorni a Parigi!
Ho scritto anche una guida di Parigi insieme ad altre dieci ragazze che hanno un legame speciale con la città!
Puoi scaricare la guida “Parigi a più voci” cliccando sulla fotografia qua sotto: