Il Natale in famiglia allargata non è cosa semplice. Sicuramente ci sono molti modi diversi per organizzarsi e viverlo al meglio, ma ritrovarmi da sola davanti all’albero di Natale mi fa venire il sospetto che qualcosa non abbia funzionato. O magari è solo l’effetto collaterale della felicità.
Sei anni fa mi sono separata, con due bimbi piccoli che oggi sono quasi adolescenti. E nel frattempo è nato un nuovo amore e con lui un nuovo figlio. Quindi solitamente siamo in cinque, ma nei giorni di festa le cose si complicano ed è passata ormai una settimana dall’ultima volta che ci siamo riuniti tutti intorno allo stesso tavolo.
Alberto (il mio compagno) con nostro figlio Ernesto è partito per Pesaro per stare qualche giorno con la sua famiglia. I miei figli più grandi, Rocco e Olivia, sono a casa del babbo. E io invece sono rimasta nella nostra casa di Valdarno per far compagnia alla mia anziana nonna, che da settimane parla soltanto dell’arrosto di Natale. Di certo non potevo lasciarla sola con il suo pollo!
I genitori che si trovano alle prese con una famiglia allargata, non sono diversi dagli altri. Ognuno di noi vorrebbe stare con i propri figli, vedere la gioia nei loro occhi mentre scartano i regali e abbracciarli su un divano davanti a un film per tutto il pomeriggio.
Ma quest’anno va così, i pacchetti sotto l’albero resteranno incartati fino a Gennaio. E comunque non posso dire di sentirmi triste.
Sono consapevole di essere una donna e una mamma amata, e sono certa che un giorno arriverà anche per noi qualcosa di più “normale”, ma chissà, magari sarà meno bello di quello che stiamo vivendo oggi.
Ho imparato a non fuggire dalla malinconia, credo che sia un nobile sentimento e farci i conti ne vale sempre la pena. In questo sentimento ho deciso di sprofondarci aprendo l’album di vecchie fotografie, i miei primi 4 Natali raccolti da mia mamma.
Sono passati 20 lunghi anni da quando ho perso i miei genitori, e in tutto questo tempo ho continuato a sognare di ricostruire una famiglia unita come quella che mi ha cresciuta. Su questo stereotipo ho ingigantito ogni cosa, il pollo del pranzo di Natale è diventato gigante come un tacchino, e i ricordi sono così perfetti da sembrare Felicità.
Ho deciso di eleggere questa pallina a icona del nostro Natale in famiglia allargata, l’avevo regalata a Olivia perché quest’anno ha messo l’apparecchio, e il nostro Natale è esattamente come il suo sorriso, bellissimo anche se imperfetto!